Cefalunews, 3 aprile 2023
Il 22 luglio 1941 a Nettunia, Benito Mussolini ricevette in dono dal generale Maximilian Ritter von Pohl (in rappresentanza di Adolf Hitler), due vagoni blindati con armamento antiaereo. Le due vetture (mod. 40), caratterizzate dalla sigla numerica: 919109P e 919111P, erano dotate complessivamente di 16 pezzi c.a. da 20 mm. (1). Alle due estremità di ciascun vagone (Flakwagen), era posto il complesso quadrinato di mitragliere.
In realtà, i
Flak-Schützwagen tedeschi, venivano agganciati al convoglio, uno in testa e
l’altro in coda. Ogni Flakwagen era dotato di due complessi antiaerei, ed erano
molto efficaci, sia per la difesa aerea a bassa quota, e sia verso obiettivi
nemici terrestri. Abbiamo chiesto allo storico navale Virginio Trucco (2) di
parlarci del treno blindato contraereo (C20), dei Flakwagen germanici, e della
loro artiglieria.
«Le due vetture blindate (C20), erano vetture
a carrelli con una velocità di esercizio superiore ai 100 km, modificate; le
principali modifiche riguardavano l’installazione dei due complessi Flakvierling 38.2 (i tedeschi utilizzavano i cm. Al posto
dei mm per il calibro delle armi) e la blindatura del comparto viaggiatori dove
nel caso di brevi spostamenti potevano prendere posto gli ospiti trasportati;
se gli spostamenti dovevano essere più lunghi e quindi necessitavano di più
carrozze (letto, ristorante, ecc.) le vetture venivano poste una in testa e una
in coda al convoglio.
Dal numero di servizio delle vetture si evince che
erano classificate carri (40), per utilizzo speciale (91), ed i numeri di serie
910 e 911 che erano state fabbricate in successione, i numeri 9 e 1 erano la
cifra di autocontrollo dei veicoli, mentre la lettera P indicava la possibilità
di essere utilizzate in servizio internazionale.
I complessi Flakvierling 38.2 erano del tipo Flak 30.2
e Flak 38.2 modificati dalla Mauser, che in un primo momento modificò la
cadenza di tiro della Flak 30.2 portandola da 420 a 480 colpi a minuto, poi,
visto gli aumenti di velocità e robustezza degli aerei, portarono alla creazione
della Flakvierling dove quattro armi montate sullo stesso affusto, sparavano
contemporaneamente per un totale di 1920 colpi al minuto, anche se i caricatori
da 20 colpi non permettevano di sfruttare a pieno tale cadenza. Proprio per la
loro celerità di tiro, le armi furono molto temute dagli aerei alleati. Per il
funzionamento degli impianti erano necessari sei o sette serventi. Dette armi,
potevano essere usate per il tiro terrestre, anche se di non molta utilità
contro i carri armati, mentre, erano molto efficaci contro autoblindo e truppe».
Note:
(1)
Giuseppe Longo 2023, Il treno blindato contraereo (C. 20) donato da Hitler a
Mussolini attraversò anche Cefalù e Termini Imerese, Cefalunews, 17 febbraio
2023.
(2)
Virginio Trucco è nato a Roma, ha frequentato l’Istituto Tecnico Nautico
“Marcantonio Colonna”, conseguendo il Diploma di Aspirante al comando di navi
della Marina Mercantile. Nel 1979,frequenta il corso AUC (Allievo Ufficiale di
Complemento) presso l’Accademia Navale di Livorno, prestando servizio come
Ufficiale dal 1979 al 1981. Già dipendente di Trenitalia S.p.A. lo storico
navale Virginio Trucco è membro dell’Associazione Culturale BETASOM
(www.betasom.it).
Bibliografia e sitografia
Giuseppe Longo, “Il treno armato tra i due conflitti mondiali”, in
“Pagine sul secondo conflitto mondiale in Sicilia e nel distretto di Termini
Imerese”, Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici
(I.S.P.E.), Palermo, 2021.
Lorenzo Bovi, Calogero Conigliaro, Giuseppe
Todaro, “Treni armati in Sicilia”. Ediz. Illustrata,
Edizioni Ardite 2022.
Michele
Antonilli, Mario Pietrangeli, “Il ruolo
delle ferrovie nella seconda guerra mondiale”, Amarganta, 2022.
Giuseppe Longo, 2022, “Seconda Guerra Mondiale. La galleria ferroviaria dismessa di
Termini Imerese (PA)”, Cefalùnews, 16 maggio
2022.
Giuseppe Longo, 2022, “Le corazzate ferroviarie della Regia Marina
nel territorio metropolitano e il Treno Armato di Termini Imerese T.A.
152/1/T”, Cefalùnews, 15 giugno.
Foto a corredo dell’articolo: Flakwagen a nord-est di Oppeln. Da (https://www.sueddeutsche.de/bayern/muenchberg-zweiter-weltkrieg-bombardierung-1.5003852)
Giuseppe Longo
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